"[...] Definizione: Quando alcuni corpi di grandezza eguale o diversa sono premuti da altri corpi circostanti in modo che aderiscano gli uni agli altri, o, se si muovono con velocità eguali o diverse, in modo che si trasmettano a vicenda il loro movimento secondo un rapporto determinato, diremo che quei corpi sono uniti gli uni agli altri e che tutti insieme compongono un solo corpo, o Individuo, che si distingue dagli altri grazie a questa unione, o coesione, di corpi minori [...]" (Spinoza, Etica)"

Phishing, 2012 (Strasbourg, FR)


Phishing al Pavillon Kaysersguet, Strasbourg

PHISHING, 2008-2012



Phishing riccorda il gioco della seduzione e dei suoi tentativi a volte disperati di innesco, grazie ai colori cangianti e alla leggerezza delle forme. Quest'opera oscilla tra la fragilità e la forza, la dolcezza e l'agressività, tra la dolciume acidula e il pericolo mascherato.  
Sono composizioni seducenti che richiamano certi gioielli che tesserebbe minuziosamente una donna, mentre la scelta degli oggetti rimane tipicamente maschile: la pesca, l'arma, la caccia.

Phishing galleggia tra due acque dove siamo noi stessi le prede, i pesci attratti dai colori, dalle forme e della materia.
Le trappole sono all'altezza dei nostri visi in modo che ci lasciamo ancora più incantare e ipnotizzare da questa costellazione sospesa.
E' dentro a tutte queste opposizioni che Phishing trova il suo equilibrio.
Al di là della trappola e del pericolo, guardando la avvicinandola ma con distanza,  questa nebulosa colorata, leggera e fragile gallegiante nello spazio ci procura una certa serenità:  la calma e il silenzio attraverso punti di sospensione come un linguaggio in codice. 
E all'improviso le macchie di colori fanno esplodere qualche nota interiore. Delle sonorità discrete che entrano efficacemente in risonanza con l'anima dello spettatore.
La relazione e la disposizione delle forme e dei colori formano un'armonia d'insieme. Sembra che ci siamo in presenza di una pittura esplosa nello spazio. I nostri occhi si perdono nelle diverse profondità di campo che essa crea, e gli oggetti comuni del pescatore si trasformano in tocco di colore astratto.
« Lorsque l’on regarde les couleurs sur la palette d’un peintre, un double effet se produit : un effet purement physique de l’œil charmé par la beauté des couleurs tout d’abord, qui provoque une impression de joie comme lorsque l’on mange une friandise. Mais cet effet peut être beaucoup plus profond et entraîner une émotion et une vibration de l’âme ou une résonance intérieure qui est un effet purement spirituel par lequel  la couleur atteint l’âme (…). Une forme d’expérience purement subjective que chacun peut faire et répéter en prenant le temps de regarder et laisser agir les formes et les couleurs sur sa propre sensibilité vivante. » (Kandinsky, Lo spirituale nell'arte)
Sophie Usunier



Questo lavoro è stato creato durante la residenza Hors-champs, Abbaye des Prémontrés, Parey-sous-Monfort, 2008
PhotoCredits: Kartier Nord, Sophie Usunier
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